La raccolta

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All'interno, a pianterreno, è collocata una piccola sezione espositiva permanente che custodisce una raccolta di materiali lapidei di diversa epoca, provenienti dal territorio limitrofo, quali due statue romane acefale, in pietra calcarea, una femminile e l’altra maschile, eseguite probabilmente in serie, come era consuetudine, per essere poi caratterizzate dall’inserzione della testa-ritratto. Tra gli altri manufatti spiccano un’ara pagana del I sec. d.C., offerta dal Sevir Augustalis Caius Pontius alla raffigurata Iside vincitrice; un frammento di epigrafe del I sec. d.C.; una colonna ornata da capitello ionico con sottostante figura antropomorfa e motivi fitomormici, del XVI secolo, tutti elementi rinvenuti nel 1952 in località Santo Padre presso Popoli; due mensoloni e un'iscrizione del 1519, relativa al lanificio di Giovannella Carafa, vedova di Restaino Cantelmo e madre di Giovan Giuseppe Bonaventura Cantelmo, provenienti dall’adiacente palazzo Forniti. E’ inoltre presente una stele in calcare, del I – II sec. d.C., con cornici decorate e con iscrizioni su tre facce, dedicata alla Magna Mater e ad Attis, con menzione anche della sacerdotessa Acca Prima, di probabile provenienza dalla vicina Corfinio o dalla residenza estiva dei Cantelmo, la cosiddetta “Villa Giardino”.
Tra gli altri reperti di natura religiosa spiccano due bassorilievi, risalenti al XVI secolo e raffiguranti rispettivamente l'Onnipotente e l'Angelo Annunziante, che mostra nella forma sinuosa e nel panneggio tutta l'eleganza della sua fattura.